Partita Iva Nutrizionista: Quanto costa aprirla e quali adempimenti sono necessari?

Codice Attività (ATECO): 86.90.29 - Altre attività paramediche indipendenti nca

Codice Attività (ATECO): 72.11.00 - Ricerca e sviluppo sperimentale nel campo delle biotecnologie

Guida Completa per Aprire una Partita IVA come Nutrizionista

Introduzione

Se sei un nutrizionista e stai pensando di avviare la tua attività in modo autonomo, aprire una partita IVA è il primo passo fondamentale. Questa guida pratica ti aiuterà a comprendere tutti i passaggi necessari per iniziare la tua carriera come libero professionista nel settore della nutrizione. Scoprirai tutto ciò che c'è da sapere, dai requisiti legali e fiscali fino ai costi e alle procedure amministrative. Una guida semplice, intuitiva e completa, pensata per accompagnarti in ogni fase del percorso.

Requisiti per Esercitare la Professione di Nutrizionista

Prima di tutto, per diventare un nutrizionista in Italia, devi essere iscritto alla sezione A dell'Albo dei Biologi. Questo richiede una laurea magistrale in Biologia o Scienze Biologiche e l'abilitazione all'esercizio della professione. La specializzazione in Scienza dell'Alimentazione e corsi di formazione specifici sono titoli aggiuntivi che possono valorizzare ulteriormente il tuo profilo professionale.

Laurea in Dietistica

Se invece sei laureato in Dietistica, la tua carriera professionale segue un percorso leggermente diverso rispetto a quello di un biologo nutrizionista. I dietisti devono utilizzare il codice ATECO 86.90.29 - Altre attività paramediche indipendenti nca, e devono iscriversi alla Gestione Separata INPS per quanto riguarda i contributi previdenziali. Inoltre, i dietisti possono elaborare diete, ma sempre su indicazione di un medico e non possono prescrivere farmaci.

Passaggi per Aprire una Partita IVA

1. Codice ATECO

Per aprire una partita IVA, devi identificare il codice ATECO corretto:

• Biologi nutrizionisti: 72.11.00 - Ricerca e sviluppo nel campo delle biotecnologie.
• Dietisti: 86.90.29 - Altre attività paramediche indipendenti nca.

2. Compilazione del Modulo AA9/12

Il modulo AA9/12 è il documento da compilare e inviare all'Agenzia delle Entrate per richiedere l'apertura della partita IVA. Puoi presentare il modulo tramite:

• Sito web dell'Agenzia delle Entrate
• Posta raccomandata
• Consegna a mano presso una sede territoriale

3. Iscrizione all'Ordine dei Biologi o All'Ordine Professionale dei Dietisti

Essere iscritti all'Ordine dei Biologi è obbligatorio per i nutrizionisti biologici, mentre i dietisti devono essere iscritti al rispettivo ordine professionale.

4. Dotarsi di PEC (Posta Elettronica Certificata)

La legge richiede che ogni professionista disponga di una PEC per le comunicazioni ufficiali. La mancata comunicazione del proprio indirizzo PEC all'Ordine può comportare sanzioni.

5. Iscrizione alla Cassa Previdenziale (ENPAB per Biologi, INPS per Dietisti)

• Biologi nutrizionisti: Iscrizione all'ENPAB (Ente Nazionale di Previdenza e Assistenza a favore dei Biologi). I contributi da versare sono suddivisi in:
• • Contributo soggettivo: 15% del reddito imponibile, con un minimo di 1.126€. Ridotto a 535€ se si ha un altro lavoro dipendente o il reddito non supera 5.130€, e a 375€ per i nuovi iscritti sotto i 30 anni.
  • Contributo integrativo: 4% dei compensi, da inserire in fattura.
  • Contributo di maternità: 103€ annui.
• Dietisti: Iscrizione alla Gestione Separata INPS, con un'aliquota contributiva del 26,07% del reddito lordo.

6. Assicurazione Professionale

È obbligatorio stipulare un'assicurazione professionale per tutelare i clienti e i terzi da eventuali danni causati durante l'esercizio della professione.

Regime Fiscale

1. Regime Forfettario

Il regime forfettario è consigliato per chi avvia una nuova attività, con un fatturato annuo non superiore a 85.000€. Le principali caratteristiche sono:

• Aliquota agevolata: 5% per i primi 5 anni, successivamente 15%.
• Esenzione IVA: Non è necessario applicare l'IVA in fattura.
• Reddito imponibile: Si calcola moltiplicando i ricavi per un coefficiente di redditività del 78% e sottraendo i contributi previdenziali.

2. Regime Ordinario

Se superi il limite di fatturato del regime forfettario o hai particolari esigenze fiscali, puoi optare per il regime ordinario, che prevede l'applicazione delle aliquote IRPEF progressive (dal 23% al 43%) sui redditi netti.

Costi di Apertura e Gestione

L'apertura della partita IVA è gratuita se fatta autonomamente. Se preferisci affidarti a un commercialista, dovrai sostenere il costo del suo servizio. I costi di gestione includono tasse e contributi previdenziali, variabili in base al regime fiscale scelto.

Esempio di Calcolo

Immaginiamo che tu, come nutrizionista, abbia fatturato 30.000€ nel primo anno:

• Reddito imponibile: 30.000€ x 78% = 23.400€
• Imposta sostitutiva: 23.400€ x 5% = 1.170€
• Contributi previdenziali (minimi): 1.126€

Conclusione

Aprire una partita IVA come nutrizionista può sembrare complesso, ma con le giuste informazioni e supporto, è un processo gestibile. Ricorda che affidarsi a un consulente può semplificare notevolmente le cose e garantirti di non tralasciare alcun dettaglio importante. Dopo tutto, concentrarti sul tuo lavoro e lasciare la burocrazia ai professionisti può essere la scelta migliore!

Mentre tu ti occupi di bilanciare le diete, lascia che un consulente si occupi di bilanciare i conti!