Partita Iva Sarta: Quanto costa aprirla e quali adempimenti sono necessari?

Codice Attività (ATECO): 14.13.20 Sartoria e confezione su misura di abbigliamento esterno.

Guida Completa per Aprire una Sartoria: Tutti i Passaggi e i Costi da Considerare

Introduzione

Hai sempre sognato di trasformare la tua passione per la sartoria in un’attività vera e propria? Sei nel posto giusto! In questa guida, troverai tutti i passaggi necessari per aprire la tua partita IVA da sarta e iniziare la tua carriera nel settore dell'abbigliamento su misura. Seguendo questi consigli, eviterai errori comuni e potrai avviare la tua attività in modo semplice e senza intoppi.

1. Requisiti per Avviare una Sartoria

Per diventare una sarta professionista, non sono richiesti requisiti formali specifici. Tuttavia, frequentare corsi di formazione e acquisire esperienza pratica sono passi fondamentali per garantirti il successo. Apprendere le tecniche e il mestiere da un professionista esperto ti darà una base solida su cui costruire la tua attività.

2. Scelta del Codice ATECO

Il codice ATECO per una sartoria è 14.13.20, che corrisponde a "sartoria e confezione su misura di abbigliamento esterno". Questo codice include:

• Sartoria su misura
• Confezione su misura di abiti da sposa, da cerimonia e da sera

3. Apertura della Partita IVA

Per aprire una partita IVA, è necessario:

• Iscriversi alla Camera di Commercio come artigiani.
• Iscriversi alla Gestione Artigiani e Commercianti INPS.
• Compilare e inviare telematicamente la Comunicazione Unica (ComUnica) all'Agenzia delle Entrate, al Registro delle Imprese, all'INPS e all'INAIL.
• Presentare la SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) al Comune di residenza entro 30 giorni dall'avvio dell'attività.
• Attivare un indirizzo di posta elettronica certificata (PEC).

Costi associati:

• Iscrizione alla Camera di Commercio: circa 50 € all'anno.
• Firma digitale: circa 60-70 €.
• SCIA: le tariffe variano a seconda del Comune, ma generalmente si aggirano intorno ai 30 €.
• Posta Elettronica Certificata (PEC): circa 5-30 € all'anno.
• Eventuale adesione al Conai (Consorzio Nazionale Imballaggi): costo da verificare direttamente presso il consorzio.

4. Scelta del Regime Fiscale

Regime Forfettario: Questo regime è vantaggioso per chi prevede ricavi inferiori a 85.000 € annui. Prevede:

• Aliquota agevolata del 5% per i primi 5 anni e del 15% successivamente.
• Coefficiente di redditività del 67%, quindi si paga il 15% (o 5%) sul 67% dei ricavi.

Regime Ordinario: Per chi non rientra nei requisiti del regime forfettario. Le imposte sono calcolate sulla differenza tra ricavi e costi sostenuti, con aliquote IRPEF progressive che vanno dal 23% al 43%.

5. Contributi Previdenziali

Gli artigiani devono iscriversi alla Gestione Artigiani INPS, che prevede:

• Contributo fisso annuale di circa 4.427,04 € (per il 2024) suddiviso in quattro rate da circa 1.106,76 € ciascuna.
• Contributi variabili del 24% sulla parte eccedente i 18.415 € di reddito.

In regime forfettario, è possibile richiedere una riduzione del 35% sui contributi fissi e variabili. Questa riduzione porta il contributo minimo annuo a circa 2.877,58 €.

6. Vendita di Abiti

Se desideri vendere abiti su misura nel tuo laboratorio o online, devi aggiungere il codice ATECO 47.71.10 per la vendita di confezioni, comunicandolo all'Agenzia delle Entrate e alla Camera di Commercio.

Conclusione

Aprire una sartoria richiede impegno e attenzione ai dettagli burocratici, ma con una pianificazione accurata e seguendo questa guida, potrai avviare la tua attività con successo. E ricorda: se ti senti sopraffatto dalla burocrazia, affidarsi a un consulente può essere la scelta giusta per evitare errori e dedicare più tempo alla tua passione.

E ricorda: meglio affidarsi a un buon consulente che ritrovarsi con più fili di burocrazia che stoffa da cucire!