Partita Iva Dentista: Quanto costa aprirla e quali adempimenti sono necessari?

Codice Attività (ATECO): 86.23.00 riparazione di carrozzerie di autoveicoli.

Guida Completa per Aprire la Partita IVA come Dentista

 

 

Introduzione

Diventare dentista autonomo è un passo significativo che richiede non solo competenze cliniche, ma anche una buona comprensione degli aspetti fiscali. Questa guida fornisce tutte le informazioni necessarie per aprire la Partita IVA, scegliere il regime fiscale più adatto e gestire le principali incombenze amministrative.

 

Requisiti Iniziali

Per esercitare come dentista autonomo, è necessario:

  1. Laurea in Odontoiatria: fondamentale per esercitare la professione.
  2. Abilitazione Professionale: ottenuta superando l'Esame di Stato.
  3. Iscrizione all'Albo dei Medici Chirurghi e Odontoiatri: obbligatoria per esercitare.

Apertura della Partita IVA

Per aprire la Partita IVA, dovrai utilizzare il Codice ATECO 86.23.00 ("Attività degli studi odontoiatrici") e presentare il modello AA9/12 all'Agenzia delle Entrate. Puoi farlo:

  • Online: attraverso il sito web dell'Agenzia delle Entrate.
  • Via Posta Raccomandata.
  • Di Persona: presso un ufficio territoriale dell'Agenzia delle Entrate.

I costi per l'apertura della Partita IVA variano a seconda che tu decida di procedere da solo o tramite un intermediario come un commercialista. Se fai da solo, l'operazione è gratuita, mentre tramite un commercialista dovrai pagare il compenso per il servizio.

 

Iscrizione all'ENPAM

Come dentista, dovrai iscriverti all'ENPAM (Ente Nazionale di Previdenza ed Assistenza dei Medici e degli Odontoiatri) entro un mese dall'iscrizione all'Albo. L'iscrizione avviene online e richiede i seguenti documenti:

  • Codice fiscale.
  • Documento di identità.
  • Certificato di attribuzione del numero di partita IVA.
  • Lettera di benvenuto dell'Ordine.

Contributi ENPAM

I contributi previdenziali si dividono in:

  • Quota A: importo fisso annuale variabile in base all'età.
    • Fino a 30 anni: 280,93 €
    • Dai 30 ai 35 anni: 545,28 €
    • Dai 35 ai 40 anni: 1.023,24 €
    • Oltre 40 anni: 1.889,75 €
  • Quota B: percentuale del 19,50% sul reddito netto, riducibile al 9,5% per chi è iscritto ad altre forme di previdenza obbligatoria o pensionato, e al 2% per chi ha redditi intramoenia o frequenta corsi di medicina generale.

Scelta del Regime Fiscale

La scelta del regime fiscale è cruciale. Ecco le opzioni principali:

  • Regime Forfettario: ideale per chi inizia, con un'aliquota del 5% per i primi 5 anni e del 15% successivamente. Questo regime non consente di scaricare i costi ma offre una gestione semplificata.
  • Regime Ordinario: adatto a chi ha spese significative da dedurre. Prevede la tassazione IRPEF per scaglioni di reddito (dal 23% al 43%) e permette di dedurre i costi sostenuti per l'attività.

Fatturazione

  • Regime Forfettario: esente IVA, con obbligo di fattura elettronica e marca da bollo su importi superiori a 77,47 €.
  • Regime Ordinario: applica l'IVA al 22% solo per specifiche prestazioni e include la ritenuta d'acconto del 20% su fatture emesse verso altri titolari di Partita IVA.

Costi di Gestione

 

La gestione annuale della Partita IVA comprende:

  • Tariffe contabili: variabili a seconda del commercialista.
  • Tassazione: differente per ogni regime fiscale.
  • Contributi Previdenziali: già specificati.
  • Polizza Assicurativa: obbligatoria per responsabilità professionale.

Conclusione

Aprire una Partita IVA come dentista richiede attenzione ai dettagli fiscali e previdenziali. Affidarsi a ad un commercialista o ad un consulente fiscale può semplificare notevolmente il processo e prevenire errori costosi. Inoltre, un consulente esperto può aiutarti a ottimizzare la gestione fiscale della tua attività.

 

Ricorda, aprire la Partita IVA da solo può sembrare facile, ma è come fare un'estrazione senza anestesia: meglio affidarsi a un professionista per evitare sorprese dolorose!

 

 

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